Recesso dichiarato discriminatorio se intimato nei confronti di un dipendente divenuto disabile a causa della malattia
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La Cassazione – con ordinanza del 20 ottobre 2022, n. 30971 – ha ribadito che il licenziamento intimato nei confronti di un dipendente divenuto disabile a causa della malattia è discriminatorio, quindi nullo.
Al riguardo, nel caso in specie, la Suprema Corte ha ricordato che la ragione del recesso deve essere posta in stretto rapporto alla mail ricevuta in cui si faceva riferimento alla patologia: pertanto, la mancata sostituzione del dipendente e la riorganizzazione aziendale, appaiono privi di valore e accessori rispetto alla causa discriminatoria, motivo di recesso.
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