Recupero prestazioni erogate indebitamente
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L’INPS – con Messaggio del 10 maggio 2024, n. 1794 (non pubblicato nel sito dell’Istituto) – ha comunicato che, in caso di pagamento di prestazioni indebite effettuato nel 2023 con rimessa in denaro, la procedura di recupero indebiti “RI” ha trasmesso alla piattaforma fiscale tutte le informazioni necessarie per la predisposizione della CUS 2024.
Nel dettaglio, per i soggetti che nel 2023 hanno percepito un reddito imponibile dall’INPS:
- in caso di capienza del reddito, la piattaforma fiscale porta in deduzione dall’imponibile complessivo gli importi restituiti e certificati dalla procedura “RI” come oneri deducibili;
- in caso di incapienza del reddito invece, ai fini del recupero dell’onere, l’Istituto certifica l’eventuale residuo che potrà essere vantato dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi.
Per i soggetti non sostituiti, sprovvisti di CUS, che nel corso del 2023 abbiano effettuato pagamento in favore dell’INPS, è stato predisposto un flusso ad hoc di comunicazione con l’Agenzia delle Entrate in modo che l’informazione risulti direttamente attestata nel modello precompilato 730/2024.
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