Ripresa dei licenziamenti e ricorso ad ammortizzatori sociali
La Presidenza del Consiglio dei Ministri, con notizia del 29 giugno 2021, ha reso noto che il Presidente del Consiglio Mario Draghi, il ministro del lavoro Andrea Orlando e Cgil, Cisl, Uil, Confindustria, Alleanza delle cooperative, Confapi, hanno siglato l’intesa comune sul lavoro.
Alla luce della soluzione proposta dal Governo sul superamento del blocco dei licenziamenti, le parti sociali si sono impegnate “a raccomandare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali che la legislazione vigente ed il decreto legge in approvazione prevedono in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro“.
Nella giornata del 29 giugno, infatti, il Governo ha presentato ai sindacati il D.L. che interviene sul divieto dei licenziamenti legato alla pandemia da COVID-19, stabilendo che il divieto di licenziamento sarà vigente fino al 31 ottobre 2021 solo per i settori tessile e calzaturiero e moda: per le aziende appartenenti a tali settori è prevista la possibilità, a partire dal 1° luglio 2021, di fruire di ulteriori 17 settimane di Cig COVID-19 senza versare il contributo addizionale.
Invece, per gli altri settori industriali, il 30 giugno 2021 è terminato il blocco dei licenziamenti ed è, quindi, possibile utilizzare Cigo o Cigs, ex articolo 40, D.L. 73/2021 (Decreto Sostegni-bis).