Rottamazione licenze, arrivano gli indennizzi
Buone notizie per i commercianti che hanno abbassato le serrande. L’Inps sta per liquidare le domande d’indennizzo della c.d. rottamazione licenze, pervenute fino al 31 agosto 2024. Lo spiega lo stesso ente di previdenza nel messaggio n. 2999/2024. Grazie ai nuovi fondi stanziati dalla legge bilancio del 2021 e all’innalzamento del contributo che, dal 1° gennaio 2022, è salito da 0,09% a 0,48%, l’Inps è riuscito a sbloccare l’indennità a favore dei commercianti (fu stoppata nel 2021), a riprendere la liquidazione e a recuperare il pregresso.
La rottamazione licenze. Si chiama così perché agganciata alla chiusura definitiva di una licenza commerciale (titolo per esercitare un’attività commerciale: negozi e botteghe vari): è una sorta di prepensionamento e consente di anticipare la chiusura del negozio, rispetto all’epoca di maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia, senza correre il rischio di rimanere senza reddito. In attesa della pensione, infatti, si percepisce un’indennità il cui importo è pari al minimo Inps di pensione.
Una volta maturati i requisiti, l’indennità viene sostituita dalla pensione di vecchiaia vera e propria. La misura ha fatto esordio nel 1996 per restare operativa fino al 2011. Poi è stata bloccata. La legge stabilità 2014 l’ha riattivata fino al 2016. Dopo un nuovo biennio di fermo, 2017/2018, è ritornata in via strutturale senza cioè più scadenza dal 1° gennaio 2019. Infine, la legge n. 128/2019 ha esteso la misura agli anni pregressi 2017 e 2018.
Liquidazione fino al 30 aprile. Con messaggio n. 2347/2020 (si veda ItaliaOggi del 20 giugno 2020) l’Inps ha comunicato, per carenza di fondi, il blocco di liquidazione dell’indennità alle domande pervenute fino al 30 novembre 2019. Successivamente, la legge bilancio 2021 ha previsto ulteriori stanziamenti di risorse, nonché l’aumento del contributo di finanziamento pagato dai commercianti. Valutato l’andamento delle domande, l’Inps liquida le domande pervenute fino al 31 agosto 2024.